La valle

La storia della fine di una comunità in una mappa sonora


Autrice: Marzia Coronati
Produzione:
Contemporaneamente Roma - Radio Svizzera Italiana
Anno: 2020

Nel luglio 1981 la borgata di Valle Aurelia, nella periferia ovest di Roma, è stata quasi totalmente demolita e la gran parte dei suoi abitanti trasferita in case popolari di nuova costruzione. Le oltre mille famiglie della valle - nota anche con il nome di Valle dell’inferno - erano arrivate da ogni parte d’Italia tra fine ‘800 e inizi ‘900 del secolo scorso, per trovare impiego nelle fornaci di epoca romana destinate alla realizzazione di mattoni. Le case in cui vivevano erano state costruite dai fornaciari stessi con i mattoni scartati dalle fabbriche.

Il sindaco comunista Luigi Petroselli e la sua giunta, a capo della capitale dal 1979, avevano giudicato le condizioni sanitarie e igieniche degli abitanti della valle difficili e precarie, fino a disporre la demolizione del borgo. Oggi, a quaranta anni di distanza, lì dove viveva la comunità dei fornaciari è rimasta solo una manciata di case e sono in molti i vallaroli che rimpiangono la vita della borgata.

Le voci degli abitanti della valle e delle persone che l’hanno attraversata e studiata sono state raccolte in un audio documentario e in una mappa sonora. Le loro storie sono raccolte anche in un articolo pubblicato su Doppiozero.

Qui potete ascoltare l’audio documentario, trasmesso dalla Radio Svizzera Italiana il 6 aprile 2021:

 

Da qui potete accedere alla mappa sonora online

Se andrete a Valle Aurelia potrete scaricare la App Loquis e ascoltare le testimonianze camminando per le strade della Valle dell’inferno

Il caso di Valle Aurelia non è unico nel suo genere: negli anni ’50 lo svuotamento del centro storico di Matera si è concluso con il peggioramento delle vite di molte persone, nella stessa capitale pochi anni prima di quel fatidico 1981 era stato portato avanti il trasferimento dei “baraccati” dell’Acquedotto Felice nelle case popolari di Ostia,  manovra politica che ha portato a un netto deterioramento delle condizioni sociali, culturali e economiche degli abitanti. Casi analoghi si sono verificati e si verificano tutt’oggi in ogni angolo del mondo, dalla Turchia agli Stati Uniti, dalla Spagna al Marocco.